Festival des Cinémas Différents et Expérimentaux de Paris
22ème édition
frenesarit

S MMMPm

Ignazio Fabio Mazzola

Competizione #1

Diffusione live il giovedì 15 ottobre alle 18:09 (UTC+2)

Sinossi

Nel 1971 il pittore Giuseppe Capogrossi, l’architetto Maurizio Sacripanti e lo scultore Alfio Castelli vinsero il concorso per il progetto di una cancellata artistica che doveva circondare il palazzo della Facoltà di Giurisprudenza di Bari. Terminata nel 1972, quest’opera d’arte pubblica è stata poi abbandonata all’incuria e al degrado. S MMM ripercorre le forme di questa cancellata in omaggio ad un confronto appassionato tra pratiche creative che ha portato a quest’opera.

PaeseItalia
Anno2020
Formato di diffusione Digitale
Durata0'30
Biografia

Ignazio Fabio Mazzola (nato nel 1980) vive e lavora a Bari, dove studia architettura. La sua pratica artistica esamina il corpo e la sua condizione esistenziale attraverso forme autobiografiche e collettive.

Testo del comitato di selezione

La pratica dell’artista italiano Ignazio Fabio Mazzola si basa sulla creazione di film di durata estremamente corta, la cui proposta non vuole sottomettersi a forme di normalizzazione come la proiezione in loop: i film di Mazzola necessitano di apparire e scomparire velocemente. La sua produzione potrebbe dividersi in tre filoni (che a volte s’intersecano): film autobiografici, ritratti d’artista e film sull’architettura. S MMM fa parte di questo terzo gruppo di opere, nel quale Mazzola interpreta dei progetti d’architettura d’avanguardia attraverso un processo d’osservazione, di sintesi e d’astrazione. In S MMM le forme della cancellata di un’università diventano la materia prima per la creazione di un cortometraggio giocoso e poliritmico fatto in collaborazione con la band sperimentale italiana Lo Flopper.

 

(S.M.)
Intervista

FCDEP

In S MMM e in altri film che hai realizzato in passato, la tua interpretazione di un progetto architettonico o di un’altra opera d’arte che stai studiando è profondamente radicata nell’atto di ridurre, sintetizzare, visivamente una forma, un segno, un momento. Lei ha lavorato con il cinema e il video, ma mi chiedo se questo aspetto della sua pratica artistica sia legato al disegno o alla pittura?

Ignazio Fabio Mazzola

Mi considero innanzitutto un disegnatore, la mia formazione di base ha un duplice carattere: artistico e tecnico. Un esercizio fondamentale per la mia attuale pratica è stato quello di sintetizzare, anche all’aria aperta, con poche linee e a volte con strumenti di fortuna, le immagini della città, le architetture studiate prima attraverso i libri e poi tramite l’esperienza diretta. La pittura è un riferimento costante nel mio lavoro. I miei primi videoritratti raccontano un rapporto con la materia pittorica che è cresciuto sempre di più negli anni, dal dettaglio delle mani contaminate di giallo e di blu cobalto (in S _ S, del 2015) fino al gesto estremo di cedere la macchina da presa al pittore (in T. - G. 3.2 quasi 43, del 2017).